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Ippodromo SNAI San Siro: Gran Premio di Milano, domina Night Music

Il resoconto del convegno di mercoledì 1 agosto 2018, conclusione della prima parte della stagione del galoppo

Una serata di mondanità e di ottimi contenuti tecnici a concludere la prima parte del stagione di galoppo di San Siro. La Spritz Night, riproposta per il secondo anno, e tante attrazioni per il pubblico ma soprattutto corse di alto livello: su tutte naturalmente il Gran Premio di Milano, Gruppo 2 sui 2400 metri in pista grande che per tradizione rappresenta una delle tappe salienti dell’intera stagione milanese. L’edizione di quest’anno aveva come leit-motiv la sfida del 3 anni Summer Festival agli anziani: i sogni di gloria del figlio di Poet’s Voice si sono però scontrati, come spesso succede, sul muro rappresentato dalla solidissima tedesca Night Music, ospite che aveva riscosso tante attenzioni al betting. La brava allenatrice Sarah Steinberg anche stavolta non ha lasciato nulla al caso, in corsa ha presentato anche Edington ad assicurare l’andatura e rendere quanto più selettiva possibile la distanza, e così è stato: Edington è andato a premere su Aethos che ha risposto picche, e la gara è andata via a gran ritmo, con Summer Festival appostato subito alle spalle della coppia di testa e poi lanciato da Cristian Demuro (arrivato col “fiatone” da Saint-Cloud proprio nell’imminenza della corsa) all’attacco a traguardo lontano provando a giocare d’anticipo: il Dioscuri è passato ai 400 finali ma subito su di lui si è presentata minacciosa la sagoma di Night Music, che con Oisin Murphy in sella dopo testa a testa ha disposto abbastanza chiaramente del rivale. Per la grigia da Sea The Stars quarto successo a San Siro su altrettante uscite, a dimostrazione di un feeling spiccato con il tracciato. Summer Festival esce sconfitto ma con l’onore delle armi: per un tre anni affrontare gli anziani in questa parte di stagione non è impresa semplice, il vincitore del Derby ha subito nettamente la tedesca ma è arrivato comunque ben avanti agli altri. Presley ha corso all’attesa e la tattica lo ha ripagato con un buon terzo posto sul generoso Edington, mentre Together Again è mancato in retta e Aethos ha mollato la presa dopo la gara di testa.
 
La riunione è iniziata in bello stile con il Premio Merano, Listed sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 3 anni. La punta ci ha visto giusto appoggiando sin dal mattino Havana View: il portacolori della scuderia Effevi, con Dario Vargiu in sella, li ha ripagati con un gagliardo percorso d’avanguardia, impostando ritmo allegro e reagendo bene nell’ultimo furlong sull’avanzata di Domagnano, unico a recuperare da fondo gruppo. Il vincitore dello Sbarigia è avanzato a larghe folate ai 500 finali, ha agganciato il rivale che però dopo un attimo di incertezza è ripartito e negli ultimi metri è sembrato in totale controllo della situazione. Frutireu, terzo dal via, si è unito alla lotta in retta recuperando qualcosa su Domagnano negli ultimi metri e chiudendo terzo a ridosso. Poco incisivo Maschio Italiano, che ha desistito ai 300 finali, mentre Wibago aveva disarcionato il suo interprete poco dopo il via e ha proceduto scosso.
 
Subito il bis di uno scatenato Dario Vargiu con il 3 anni The Conqueror nel Premio Santiago Soto Sprint: il portacolori della scuderia New Age ha conquistato subito il comando, Dario Vargiu si è girato a controllare i rivali e ha deciso di giocare la carta della fuga per la vittoria, pigiando sull’acceleratore con il tre anni che ha risposto sparando frazioni micidiali e prendendo chiaro vantaggio; il gruppo si è fatto un attimo sorprendere, poi ha organizzato il recupero sotto la spinta di Beauprove e From Me To Me e ha avvicinato il fuggitivo, chiaramente in affanno nei 200 finali ma in grado di portare a compimento l’audace percorso d’avanguardia, ben sostenuto dal suo interprete. Ottimo secondo Love Emperor, costretto a spostare progressivamente a centro pista per trovare la corsia libera e autore di bel finale al largo di tutti con cui ha avvicinato sensibilmente il vincitore. L’ospite Beauprove ha avuto l’ingrato compito di fare da “elastico” e ha chiuso al terzo posto su Happy Queen e From Me To Me.
 
Imbattuta in Patria dopo otto uscite, l’ospite polacca Fazza Al Khalediah ha allungato la sua eccezionale striscia di successi consecutivi siglando la seconda edizione del Premio Milan President of The UAE Cup, Listed Race sui 2000 metri per purosangue arabo di 4 anni e oltre. Numeri che inducono a pensare che si tratti di una cavalla di ottimo livello, ma oggi buona parte del merito va a Pierantonio Convertino, che ha sostenuto energicamente sin dalla curva l’allieva di Michael Borkowski (ma dietro c’è lo zampino del nostro Marco Innocenti): cavalla molto pigra, la portacolori della Polska Afk si è ripresa alla distanza e nei metri finali è piombata sui due compagni Akoya e Dynamites, che erano passati in vantaggio ai 200 finali. Amjiz de Piboul si era presentato in prima linea all’interno ma non è riuscito a perseverare, Ramiz Al Aziz è stato il migliore dei cavalli di allenamento italiano terminando al quinto posto.
 
Com’era nelle previsioni, la scuderia Effevi ha monopolizzato il Premio del Giubileo, Gr. 3 sui 1800 metri in pista grande, grazie al suo tridente. Con Voice of Love (campione in carica) sacrificato alla causa di scuderia e andato in pressing sul battistrada Aspettatemi per assicurare un buon treno di corsa, a disputarsi la vittoria sono stati il tre anni Wait Forever e Time To Choose, che hanno mosso dalla scia dell’alleato ai 400 finali sopravanzando il battistrada. Il vincitore del Parioli, con Dario Vargiu in sella, ha anticipato il compagno di colori e ha tenuto duro sino in fondo. Cavallo dal fisico non imponente ma dalla grande solidità, il figlio di Camelot in carriera ha sbagliato poco e niente e da “presunto” miler sembra aver trovato la sua dimensione su queste distanze. Time To Choose ha fatto il suo scortando il rivale al traguardo, l’ospite Clearly ci ha provato in retta muovendo a centro pista, ha recuperato bene ma in zona traguardo è stata rimontata da un ottimo Dirk, che ha avuto un paio di intoppi in retta ma ha saputo ugualmente terminare forte in slalom. Way Back è partito bene guadagnando la scia di Aspettatemi, in retta ha provato a forzare il varco interno ma la porta si è chiusa e da lì non ha più trovato spazio per riproporsi.
 
I due anni erano protagonisti dell’ultima parte del programma. Nel Premio Giuseppe De Montel, Listed sui 1500 metri in pista media, Mission Boy ha vinto in maniera molto più netta di quanto possa dire il distacco sul secondo arrivato, e d’altronde già in occasione del debutto romano il cavallo della scuderia Blueberry aveva fatto intendere di essere un prospetto interessante: Carlo Fiocchi lo ha tenuto tranquillo in seconda posizione dietro Tritone Red assecondandone l’ardore iniziale, poi in retta si è presentato sul battistrada passando già ai 300 finali e terminando in controllo, con la netta impressione di non aver spinto a fondo sull’acceleratore. Eagleway ne ha seguito le mosse in retta e si è salvato dal finale un pò tardivo di Chestnut Honey.
 
Due su due anche per Birthday Party nel Premio Luciano Mantovani, Listed gemella della precedente ma riservata alle femmine. La sorellina di Flower Party ha confermato le doti di combattente già mostrate al debutto, ma probabilmente vedremo il suo vero volto su distanze più selettive. Seconda dal via dietro la vivace Glimmies, la portacolori Effevi ci ha messo un pò a trovare l’azione migliore, alla fine si è ingambata e negli ultimi 100 metri ha sottomesso la generosa Glimmies. Per Dario Vargiu è arrivato così il quarto successo della serata, un poker che fa il paio con quello realizzato nel giorno del Parioli e del Regina Elena a Roma. Noblesse Oblige si è presentata bene a metà retta, Luca Maniezzi ha atteso il più possibile memore delle precedenti uscite, ma anche così la puledra di Gasparini ha peccato di incisività e si è dovuta accontentare del terzo posto davanti ad una poco fortunata Marybamby, migliorata tra le cavalle in retta ma libera di sprintare solo ai 200 finali, finendo in spinta davanti a Thewayumakemefeel, presto ai lati della battistrada e rimasta in quota sino ai 250 finali.
 
L’ultimo atto della giornata era il Criterium Ambrosiano, condizionata sui 1000 metri in dirittura: il favorito Sharkattack è partito come una molla e ha dettato il ritmo, ma ai 200 finali è apparso in difficoltà: con Antonio Fresu in sella, Footstepsandpie che lo aveva seguito come un’ombra, è passato lungo lo steccato e ha allungato nettamente, premiando l’ottimo lavoro di Antonio Peraino, trainer sempre molto abile con i giovanissimi. Al secondo posto Rock Vendome su Twilight Eclipse e sul deludente Sharkattack.

Ippodromo SNAI San Siro


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