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18 Aprile 2024

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GIA: giudici in esercizio.

Per noi giudici, il Clinic AIAT è un evento da preparare accuratamente, sia come momento di incontro con gli amici, sia come opportunità di conoscere nuovi paesi, che altrimenti non potremmo visitare.

Wroclaw nella regione Sud Est della Polonia non ha deluso, essendo questa una città che “porta bene le cicatrici ma non le nasconde”. Inoltre l’accoglienza calorosa e la pianificazione premurosa del capo organizzatore, Tadeusz Kolacz, e del suo team non sono stati secondi a nessuno.
 
 
Uno degli eventi principali, il Clinic dei Giudici, si è tenuto all’Ippodromo di Partynice. Tredici diversi attacchi si sono presentati al nutrito gruppo di giudici, un Winchester, due Tandem, cinque Pariglie e cinque Singoli, protetti dal freddo dell’ambiente innevato all’esterno, in una spaziosa arena al coperto, con una superba superficie di Fibresand.
 
 
Questo ha dato modo a ogni attacco di muoversi al passo, di trottare, di cambiare di mano su una figura di otto, un’opportunità per i cavalli di sciogliersi un po’ prima di essere invitati a stare fermi con cinquantaquattro giudici che brulicavano intorno a loro! I cavalli presentati erano principalmente Polacchi, di razza Silesian, dal mantello nero o baio, con la tipica spalla inclinata e il temperamento equilibrato, o Frisoni onnipresenti e facili da allevare.
 
 
A dimostrazione dell’educazione e dell’allenamento dei cavalli presentati e a testimoniare positivamente sul buon rapporto tra cavalli e guidatore, va registrato che solo uno di questi cavalli si dimostrava irrequieto, il che, poi, avrebbe influenzato la valutazione attribuita dai giudici.
 
 
Nei Concorsi di Tradizione AIAT più il giudice può vedere l’attacco in movimento prima dell’Alt davanti al Giudice, più accurato sarà il voto relativo all’Impressione Generale, dal momento che si può valutare lo stile di guida e l’effetto che ha sul modo di procedere del cavallo, cioè la qualità del feeling tra guidatore e cavallo.
 
 
Anche in movimento, infatti, si nota immediatamente se il cavallo sta a una distanza corretta dalla carrozza per poter lavorare, indipendentemente dal fatto che la dimensione del veicolo sia adatta al cavallo e consenta al guidatore di sedersi all’altezza giusta.
 
 
Prendiamo ad esempio i due tandem: il primo presentava due fantastici frisoni, la cui calma e disponibilità mi ha impressionato molto, ma erano attaccati a una Charette Anglaise, un tipo di carrozza a due ruote usato per le uscite di piacere che, pur bella di per sé, era troppo piccola e bassa per il cavallo timoniere da solo, ancor più per un tandem.
 
 
Questa scelta potrebbe riflettere la mancanza di due ruote tradizionali in Polonia, come suggerisce il termine Charette Anglaise. È estremamente difficile guidare un tandem in modo efficace stando a cassetta troppo in basso, tuttavia il guidatore ha aggiustato la sua posizione di guida ed entrambi i cavalli stavano lavorando bene.
 
 
In nessuno dei due casi il cavallo di volata indossava il finimento corretto per il tandem, ma almeno il secondo aveva un set di finimenti che manteneva le tirelle di volata ad un’altezza sicura. Il guidatore di questo secondo attacco era seduto abbastanza in alto da guidare bene i suoi Silesian e con il giusto uso di lead loop, che sono ciò che trasforma un “singolo lungo” in un tandem guidato in modo armonioso.
 
 
Questo secondo tandem era attaccato ad un French Dog Car molto bello, legno naturale verniciato, con i lati piegati come un Rally Car, le cui linee curve della carrozzeria ne erano una caratteristica molto elegante. In questa parte d’Europa si vedono numerose vetture in legno verniciato, così come veicoli che sono una deliziosa combinazione di carrozzeria e ruote verniciate in nero e marrone e viceversa, sia per città che per campagna. Questo è il motivo per cui ho apprezzato molto il Duc, pezzo forte degli attacchi singoli, con vettura a quattro ruote.
 
 
Un attacco Winchester di neri Silesian si presentava per primo, cavalli ben abbinati e che lavoravano bene insieme. Poi cinque pariglie, tre attaccate a carrozze da città, ma una con finimento marrone inadatto per l’uso in città.
 
 
Senza dubbio un errore intenzionale per mettere alla prova i giudici, così come il finimento da campagna indossato dalla pariglia di cavalli di mantello diverso attaccata al Landau quadrato perfettamente restaurato. Il finimento era tempestato di borchie e impreziosito da metallo bianco, le collane rivestite di pelle rossa e le nappe a laccetto erano ben abbinate.
 
 
Il finimento borchiato era anche una caratteristica di un altro elegante attacco Vis-A-Vis . La stessa pariglia, (una baia e una grigia), in un secondo momento, si presentava con un superbo Break con la cassa nera e ruote in legno verniciato, un modello che poteva essere usato sia per uscite in campagna, sia per passeggiate nel parco, un attacco completo, che quelli che osservavano percepivano come l’attacco del giorno.
 
 
I passeggeri e i groom in livrea avevano lasciato il Landau ed erano sul Break ora ancora vestiti da città, ma la signora, molto competente, si presentava in elegante stile sportivo con un cappello di feltro marrone bordato di bianco in abbinamento con i colori della pariglia. Ciò aggiungeva armonia a quello che ora era già un attacco molto elegante.
È stato bello vedere che in generale i finimenti erano in buone condizioni e posizionati con più attenzione rispetto ai Clinic e agli eventi passati a cui ho partecipato.
 
 
Certo, c’erano alcune cinghie allentate e gli occhioni troppo larghi o bassi, ma era un sollievo vedere collane ben aderenti e sellini che si trovavano per lo più posizionati correttamente sul dorso dei cavalli piuttosto che appoggiati malamente con disagio al garrese. Lo stile di guida è stata complessivamente soddisfacente, anche se abbiamo visto alcuni casi di mani troppo distanti tra loro, che infliggono una sensazione dolorosa alla bocca del cavallo.
 
 
Ciò lascia un’impressione leggermente deludente, trovandoci in una parte del mondo che è rinomata per il suo stile di guida a due mani. In realtà, ritengo sia giunto il momento di rivedere il format AIAT per dare maggiore enfasi alla correttezza della guida, altrimenti saremo costretti a vedere il progressivo deterioramento e l’eventuale perdita di metodi e stili di guida vecchi di secoli.
 
 
Qui a Wroclaw l’impressione alla fine è stata davvero molto favorevole in quanto i driver sembravano orgogliosi degli attacchi presentati, ci hanno presentato cavalli ben ferrati, correttamente rasati e in condizioni invernali eccellenti, che indossavano finimenti morbidi e attaccati a veicoli ben tenuti. Inoltre, un terzo delle 13 attacchi erano guidati da donne, tutte molto elegantemente abbigliate, come lo erano i loro passeggeri, con indosso cappelli adatti ad occasioni sportive piuttosto che a matrimoni!
 
 
Un aspetto del Clinic ha creato ha causato una certa confusione per i giudici esperti, e in effetti allarme per i potenziali giudici. Recentemente è diventato quasi impossibile datare con certezza tutte le carrozze che si presentano davanti a noi. Alcuni sono ovviamente originali e alcune sono ovviamente repliche, ma c’è anche una area grigia, in cui qualsiasi parte del veicolo, come ruote, molle, parti della cassa, potrebbe aver dovuto essere sostituite, piuttosto che restaurata o conservata.
 
 
Questa è l’opinione di Sarah Dance, che partecipava, che è stata una figura autorevole in Gran Bretagna sulle carrozze tradizionali, e che, per molti anni, è stata la principale banditrice d’aste a Thimbleby e Shorland. Infatti, a volte succede che un concorrente dopo aver acquistato, in buona fede, un veicolo costoso come un originale, scopre che è una replica sapientemente mascherata.
 
 
Durante la competizione il giudice, che ha abbastanza da fare, in un breve lasso di tempo, non è tenuto a formulare un giudizio su questo aspetto, ma semplicemente a prendere nota di qualsiasi veicolo che possa essere stato descritto erroneamente come pre-1945, al fine di risolvere questa questione, discutendone con gli altri due giudici, una volta terminata la presentazione.
 
 
Qui al Clinic ci è toccato di decidere da soli quale casella spuntare, prima o dopo il 1945, ciò è piuttosto scoraggiante per chi partecipa per la prima volta. Ma questo è solo un punto critico in un fine settimana altrimenti ben gestito e piacevole.
 
 
La nostra gratitudine va a Tadeusz Kolacz e a tutti i guidatori e proprietari degli splendidi attacchi che si sono messi a disposizione, nonostante la grande quantità di lavoro, sia prima che durante il giorno del Clinic. Niente è stato troppo disturbo per Tadeusz, che, sapendo che alcuni ospiti erano rimasti un’altra notte nel nostro confortevole hotel, guidava lui stesso quelli di noi che avevano ancora la resistenza per un tour per vedere gli edifici restaurati con cura della città vecchia, tra cui il famoso muro segnato dai fori di proiettili della guerra.
 
 
In seguito tutti noi abbiamo gustato una deliziosa cena polacca al Reastauran Krolewska in Market Square. A tutti gli organizzatori un grazie di cuore per un fine settimana sia educativo che memorabile.
 

Redazione

Claudia Bunn

Photo credits

Boguslawich Jeldrick

GIA Gruppo Italiano Attacchi


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